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Comune di San Gimignano, con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo e Opera-Civita,
con la collaborazione della Società Storica della Valdelsa
San Lorenzo in Ponte
Giornata di studi
Ore 9:00
Saluti istituzionali
Presiede Guido Vannini (Università di Firenze)
ore 16:00
Presiede Anna Padoa Rizzo (Università degli Studi di Firenze)
Alla conclusione, visita della chiesa e dei suoi affreschi.
La Chiesa di San Lorenzo in Ponte è stata acquisita gratuitamente nel 2011 dal Demanio dello Stato da parte del Comune di San Gimignano che ha proceduto, nel 2016-17, a un organico intervento di restauro e adeguamento strutturale finalizzato alla sua fruizione museale e al suo inserimento nel circuito dei Musei Civici. Al recupero dello straordinario monumento ha collaborato la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo. Grazie a questa prima esperienza nazionale di concreta applicazione del federalismo demaniale culturale, un bene così prezioso, parte integrante del Sito Unesco "Centro Storico di San Gimignano", rimasto per secoli di uso privato e chiuso al pubblico, è divenuto oggi patrimonio della comunità di San Gimignano e dei milioni di turisti che visitano la città e il suo territorio. La nuova acquisizione della Chiesa di San Lorenzo in Ponte al sistema dei Musei Civici di San Gimignano si inserisce all'interno di una serie di iniziative culturali promosse dal Comune di San Gimignano con l'intento di valorizzare i monumenta della città.
La Chiesa di San Lorenzo in Ponte, risalente al XIII secolo, è in stile romanico ed è costituita da un'unica navata coperta con tetto a capriate di legno, con presbiterio rialzato a volta. Fin dall'inizio del XIV secolo la chiesa recava sul fianco sinistro un piccolo portico, o una semplice tettoia, per riparare dalle intemperie l'affresco raffigurante la Madonna col Bambino, del quale rimane oggi solo il volto della Vergine, riconducibile, secondo autorevoli studiosi, all'attività giovanile di Simone Martini. Fu proprio a causa della devozione popolare verso questa sacra immagine che, all'inizio del Quattrocento, fu decisa la costruzione o l'ampliamento del portico lungo il fianco della chiesa, venendo così a formare, in adiacenza a essa, un oratorio. Intorno al 1413 l'intero edificio fu interessato da una straordinaria decorazione a fresco eseguita dal pittore fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni. Il tema del ciclo è quello della vita ultraterrena che si lega alla figura del santo titolare, Lorenzo, cui è concesso salvare le anime del Purgatorio. Dopo questo periodo, iniziò per San Lorenzo in Ponte un lungo e progressivo declino, fino a perdere lo status di chiesa ed essere alienata a privati e destinata ai più vari usi che determinarono anche la perdita di gran parte della decorazione a fresco. Acquisita dal Demanio dello Stato nel 1929, è stata oggetto nei decenni seguenti di varie vicissitudini, che ne hanno sensibilmente ridotta la fruizione pubblica.