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Società Storica della Valdelsa
con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino
Nel Centenario della morte del Prof. Orazio Bacci (1917-2017). La passione politica. L’impegno culturale. La sua Società e la sua Rivista
Programma
Cent’anni fa, il 12 dicembre 1917, moriva a Roma Orazio Bacci, uno degli intellettuali valdelsani di maggior spessore e importanza che si collocano a cavallo fra Ottocento e Novecento. Era nato a Castelfiorentino nel 1864, formandosi in studi di letteratura presso l’Università di Firenze con la guida di Alessandro D’Ancona; insieme al maestro, Bacci partecipò fra l’altro (ancora giovanissimo) alla redazione di un Manuale della letteratura italiana (1892) in più volumi che resta uno dei monumenti della critica letteraria dell’epoca. Dal 1896 insegnò presso l’Università di Firenze (Regio Istituto di Studi Superiori), pubblicando numerose opere su vari momenti e autori della letteratura italiana. Nel 1892 Bacci fu il principale promotore della fondazione della Società storica della Valdelsa, la prima tra le numerose società storiche toscane che si sarebbero successivamente costituite; e, dall’anno successivo, fu il direttore del periodico della società, quella «Miscellanea Storica della Valdelsa» che fino ad oggi ha rappresentato un inestimabile strumento di riflessione storiografica sul nostro territorio. Dal 1910 si dedicò anche ad attività politiche, entrando prima a far parte del Consiglio provinciale di Firenze, e ricoprendo quindi nei difficili anni della Grande Guerra la carica di Sindaco di Firenze.
L’iniziativa promossa dalla Società storica della Valdelsa e dal Comune di Castelfiorentino vuole ricordare e rendere omaggio a questo studioso che è rimasto sempre legato alla sua terra, unendo strettamente gli studi a un’idea molto moderna di ‘politica culturale’. All’incontro del 15 dicembre parteciperanno due studiosi che già in passato hanno prodotto contributi critici sulla figura di Bacci. Caterina Del Vivo (Presidente dell’Associazione Nazionale Archivistica italiana per la Toscana) proporrà una sintesi dell'attività di critico letterario di Bacci, in particolare il suo rapporto con le riviste fiorentine dalla fine degli anni Ottanta a inizio Novecento; discutendo al tempo stesso la sua attività narrativa nonché il ruolo di Coordinamento svolto da Bacci nei Comitati di assistenza e resistenza civile in Firenze durante la guerra. Fabrizio Franceschini (professore di Storia della lingua italiana e di Linguistica italiana presso l’Università di Pisa) discuterà in particolare gli interessi di Bacci per il folklore, per i canti popolari e i testi antichi.
L’incontro sarà introdotto dal sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni e da Fabio Dei, Presidente della Società storica della Valdelsa, il quale dichiara:
«Tornare a discutere di Orazio Bacci a un secolo dalla sua scomparsa non è solo un atto dovuto per la Società storica che egli ha fondato, e per il Comune alla cui crescita culturale ha tanto contribuito, e al quale è sempre rimasto molto legato. È invece importante riflettere ancora oggi sulla sua concezione della storia, dei rapporti tra alta cultura e dimensione locale. Sia pure in un contesto radicalmente mutato, abbiamo ancora molto da imparare dalla sua visione delle politiche culturali. Soprattutto, vorrei sottolineare l’attualità della visione unitaria della Valdelsa che Bacci tentava di proporre: un’idea di compattezza territoriale, fondata su un passato e un patrimonio comune, che non si è mai completamente realizzata e su cui dovremmo oggi tornare a ragionare».